Il "Secolo Breve" è un termine coniato dallo storico britannico Eric Hobsbawm per descrivere il periodo storico che va dalla Prima Guerra Mondiale (1914) alla caduta del muro di Berlino (1989) e il collasso dell'Unione Sovietica (1991). Hobsbawm sostiene che questo periodo, di circa 77 anni, possiede una coerenza interna e una forza di trasformazione tali da distinguerlo nettamente dal "lungo XIX secolo" (1789-1914).
Il Secolo Breve è caratterizzato da una serie di eventi catastrofici e cambiamenti radicali, tra cui:
Hobsbawm sottolinea come il Secolo Breve sia stato un'era di estremi, segnata da violenza, ideologie contrapposte e trasformazioni sociali senza precedenti. La fine del periodo, con il crollo del blocco sovietico, ha aperto la strada a una nuova era, caratterizzata dalla globalizzazione e dall'egemonia del capitalismo liberale. Tuttavia, l'eredità del Secolo Breve continua a influenzare il mondo contemporaneo.